Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: sì alla commissione parlamentare

Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: sì alla commissione parlamentare

Arriva la notizia che si attendeva su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: sì alla commissione parlamentare d’inchiesta. Si farà.

Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: approvata la commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa

La breaking news dalla Scena del Crimine oggi riguarda la scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.

Quasi all’unanimità il Senato ha votato per l’approvazione della commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa delle due ragazze avvenuta nel 1983.

La commissione si è istituita dopo un lungo dibattito, rinvii e con alcune astensioni.

Tuttavia è fatta: si indagherà ufficialmente su uno dei grandi misteri della cronaca nera italiana.

Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: la commissione parlamentare si farà

La scomparsa di Mirella Gregori il 7 maggio 1983

Sebbene il nome di Emanuela Orlandi sia forse più conosciuto, un mese prima di lei scomparve una sua coetanea.

Era il 7 maggio del 1983 quando Mirella Gregori scomparve nel nulla.

Figlia di un barista della via Volturno a Roma, Mirella scomparve quel giorno, dopo aver citofonato a casa.

La sorella di Mirella, Maria Antonietta Gregori, ha espresso soddisfazione.

Ha affermato che sua sorella non è una cittadina di serie B.

Plaude all’iniziativa del Parlamento e si augura che finalmente si faccia luce sulla vicenda.

La scomparsa di Emanuela Orlandi il 22 giugno 1983

Emanuela Orlandi, figlia di un cittadino del Vaticano, scomparve a Roma il 22 giugno del 1983 dopo essersi recata a una lezione di musica.

La sua scomparsa rimane uno dei grandi misteri della cronaca nera italiana.

Per 40 anni si sono susseguite notizie, depistaggi, tentativi di riaperture e archiviazioni, ma senza esito.

Sono stati chiamati in causa i servizi segreti, il Vaticano, la Banda della Magliana, ma a oggi la verità non è ancora emersa.

Il Vaticano sulla commissione d’inchiesta Orlandi Gregori: perplessità

Tra la soddisfazione del Parlamento e dei cittadini si inserisce la perplessità del Vaticano sulla commissione d’inchiesta.

A riferirlo è Alessandro Diddi, l’incaricato dal Vaticano di far luce sulla scomparsa. Diddi è il promotore di giustizia dello Stato Pontificio.

L’uomo ha espresso perplessità sul fatto che la bicamerale possa avere “pieni poteri di indagine“.

Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: a fine 2023 la nomina dei 40 parlamentari della commissione

Entro fine 2023 si formalizzerà la nomina ai 40 membri della commissione d’inchiesta tra deputati e senatori.

I parlamentari avranno il compito di fare luce sulle due sparizioni, a oggi ancora senza risposta.

Il compito nello specifico sarà quello di “ricostruire e analizzare in maniera puntuale la dinamica della scomparsa”.

Per fare questo potranno acquisire ed esaminare le inchieste giudiziarie e quelle giornalistiche.

Si cercheranno “fatti, atti e condotte commissive oppure omissive”, cioè ogni azione che possa aver costituito un ostacolo.

Il tutto, anche chiedendo elementi e documenti all’Estero, laddove vi siano piste da battere.

Si cerca quindi tutto quello che può “avere ostacolato il sistema giudiziario nell’accertamento dei fatti e delle responsabilità”.

Maurizio Gasparri su Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: non toccate i Santi

Scettico Maurizio Gasparri sui poteri della Commissione d’inchiesta.

Secondo il Senatore di Forza Italia i Santi non devono essere toccati.

Il riferimento va naturalmente a Papa Wojtyla, in carica all’epoca della scomparsa e sul quale si allungano oggi molte ombre.

Gasparri ha chiesto l’ingresso in Commissione per vigilare su questa circostanza.

Eppure il senatore ha chiarito come la posizione di Forza Italia sia laica e volta alla ricerca della verità.

Commissione parlamentare Orlandi Gregori: per Casini non è utile

Dubbi anche da parte del senatore Pier Ferdinando Casini.

Casini si è mostrato ancora più scettico di Gasparri, arrivando a definire l’istituzione della Commissione una “deriva”.

A suo dire questa Commissione che si aggiunge a due filoni di indagini già in corso può creare dei pericolosi precedenti.

Il suo timore è che tale metodo diventi una prassi nelle indagini future.

Inutile, questo sarebbe l’istituzione della Commissione.

Pietro Orlandi all’AGI: siamo molto contenti

Soddisfazione è stata invece espressa da Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi.

Pietro, come Gildo Claps per Elisa, non ha mai smesso di cercare la verità per la sorella.

All’AGI ha dichiarato di essere contento e di augurare ai parlamentari un buon lavoro.

Si ritiene soddisfatto anche della “sovranità” del Parlamento e tramite il suo legale, Laura Sgro’, comunica di attendere la verità.

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