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Allo youtuber che uccise un bambino solo 4 anni e niente carcere.
Fa discutere la Breaking News dalla Scena del Crimine relativa alla morte del piccolo Manuel, di appena 5 anni.
La pena per il suo omicida non arriva nemmeno alla sua tenera età.
4 anni e niente carcere per lo Youtuber che uccise il bambino per una sfida
Non si sa se fa più rabbia la pena di appena 4 anni e 4 mesi a Matteo Di Pietro o il fatto in sé.
Il 14 giugno del 2024 Matteo Di Pietro prese parte a una challenge su Youtube.
Una sfida a bordo di un suv Lamborghini noleggiato.
Con quell’auto il ragazzo ventenne prese in pieno una Smart nel quartiere romano di Casal Palocco.
In quell’auto c’era Elena con i suoi due bambini. Manuel non ce la fece, e la sua sorellina rimase ferita assieme alla mamma.
Oggi Matteo Di Pietro chiede scusa per quell’omicidio, affermando che si impegnerà in progetti di sicurezza stradale.
Reato di omicidio stradale per lo youtuber che uccise un bambino
Matteo Di Pietro è stato condannato per il reato di omicidio stradale aggravato e lesioni.
Tuttavia la condanna è apparsa sproporzionata al fatto.
Così per lui niente carcere e una condanna di 4 anni e 4 mesi.
Al ragazzo sono state riconosciute le attenuanti generiche.
In aula ha ribadito il suo rammarico per il reato commesso.
Ha definito poi il suo obiettivo “sociale”, quello di impegnarsi in progetti che riguardino la sicurezza stradale.
Come è possibile, si chiedono in molti, che la pena sia stata tanto lieve?
Lo ha spiegato il suo legale.
Soddisfatto il legale dello youtuber: si applica la legge per la rieducazione
L’avvocato Benveduti ha assistito Matteo Di Pietro.
Ha spiegato che il suo cliente non andrà in carcere perché questo è “in linea con le finalità del nostro ordinamento di rieducazione e di risocializzazione“.
L’avvocato aveva rappresentato la volontà di Matteo Di Pietro di patteggiare, ottenendo così uno sconto di pena.
La Procura ha accolto la richiesta, e si è così proceduto per il giudizio immediato.
Le parole della mamma del piccolo Manuel sono state” Eravamo preparati”.