Il profilo di Fleximan: la mia intervista per il Corriere della Sera

Il profilo di Fleximan: la mia intervista per il Corriere della Sera

Dopo aver scritto un articolo sul profilo di Fleximan ho rilasciato una bella intervista al Corriere della Sera.

Il profilo di Fleximan: il vendicatore

Così in effetti si può definire il profilo di questa tipologia di persone.

Parlando con la giornalista del Corriere Veneto Roberta Polese, molto cortese e molto preparata, abbiao provato a fare qualche ipotesi investigativa.

Qui uno stralcio:

“E un profilo di Fleximan lo ha fatto anche la dottoressa Simona Ruffini, criminologa nota per aver fatto riaprire nel 2009 le indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Sulla base della tipologia di reato commesso dal vendicatore e anche del suo modus operandi,”.

Ho affermato che i comportamenti di Fleximan sono riconducibili nella tipologia a quello che si definisce un possibile disturbo antisociale.

Questa, va detto, non è assilutamente una diagnosi.

Si tratta di interpretare dei segnali e ricondurli a quello che sappiamo sulla mente criminale.

Perché Fleximan distrugge gli autovelox?

Questo ci ha portato a ipotizzare la motivazione dietro il comportamento di Fleximan.

Una persona che agisce come lui si sente una vittima del sistema, ho detto.

È infatti verosimile che ritenga che qualcuno gli abbia fatto un torto.

Questo torto può essere vissuto nella sua mente come ingiusto e irreparabile.

Potrebbe aver preso delle multe e aver provato a contestarle.

Il fatto che agisca questa violenza contro le cose, oltre a dirci molto sul suo comportamento, può indicare altro.

Può ritenere di agire per ristabilire la giustizia.

Il fatto che la popolazione sia con lui gli dà una percezione errata della realtà:

  • da una parte si sente invincibile e nel giusto;
  • dall’altra lo porta a credere di dover continuare per il bene di tutti.

Fleximan: come gl iinvestigatori possono usare le informazioni sul profilo

Abbiamo già spiegato ampiamente che il profilo non è uno strumento magico.

Con esso il profiler non indovina chi sia l’autore di un reato.

È un utilissimo metodo che si basa su valutazioni che tengono conto delle indagini statistiche.

Le forze dell’ordine possono usare le informazioni date dagli esperti per orientare le indagini.

Ad esempio: chi distrugge gli autovelox può essere un soggetto che ha preso molte multe.

Ancora, potrebbe essere unsoggetto che ha cercato prima di usare la legge per farle annullare.

Poi, convinto di aver subito un torto, ha trovato questo sistema per farsi giustizia.

Nel momento in cui ha visto la grande popolarità e il seguito sui media, il suo senso di realtà ne è stato influenzato.

È verosimile che si sente davvero un eroe.

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