Pifferi: PM lascia incarico, indagini su piscologhe svolte a sua insaputa

Pifferi: PM lascia incarico, indagini su piscologhe svolte a sua insaputa

Nel caso di Alessia Pifferi il PM lascia l’incarico perché l’altro PM avrebbe svolto le indagini sulle piscologhe a sua insaputa.

Si fa sempre più complessa l’indagine su Alessia Pifferi e il procsso che ne è scaturito e che è attualmente in corso.

Alessia Pifferi: il PM Stagnaro lascia l’incarico

Il Pubblico Ministero Rosaria Stagnaro, uno dei PM che sostengono l’accusa alla donna, ha infatti restituito la sua delega alla Procura.

Il magistrato sostiene che il collega Francesco De Tommasi avrebbe effettuato due azioni importanti senza avvisarla:

  • da un lato avrebbe indagato l’avvocato che difende Alessia Pifferi, Alessia Pontenani;
  • dall’altro avrebbe intercettato le psicologhe del carcere di San Vittore nei colloqui con Alessia Pifferi.

Le accuse alle psicologhe nel processo ad Alessia Pifferi

Il pm che ancora rappresenta l’accusa, De Tommasi, accusa le psicologhe del carcere di San Vittore.

Il reato contestato è di “falso ideologico e favoreggiamento” in concorso con il legale della Pifferi.

In sostanza le donne avrebbero studiato un piano per aiutare la Pifferi.

Tale piano consisterebbe nel falsificare le loro consulenze e i test somministrati alla Pifferi per “precostituire le premesse della richiesta difensiva di perizia mentale”.

Un’accusa molto grave.

Alessia Pifferi incapace di intendere e volere?

Il 10 ottobre del 2023 al perito del Tribunale Elvezio Pirfo è stato assegnato l’incarico di valutare lo stato mentale di Alessia Pifferi al momento del fatto contestato.

Il perito dovrà quindi valutare se Alessia Pifferi era capace di intendere e volere mentre lasciava che la piccola Diana di soli 18 mesi morisse di stenti da sola.

Pirfo dovrà depositare la sua perizia entro la fine di febbraio.

In valutazione anche la pericolosità sociale di Alessia Pifferi.

Nel caso di Alessia Pifferi convocata una delle psicologhe per l’interrogatorio

Era atteso per oggi mercoledì 31 gennaio 2024 l’interrogatorio per una delle due psicologhe del caso Pifferi.

Il PM aveva però convocato la donna in carcere, a Opera.

Il legale della psicologa, l’avvocato Mirko Mazzali, ha presentato però istanza.

Ha contestato infatti la convocazione in carcere in quanto la donna allo stato attuale è libera.

Si terrà quindi domani 1 febbraio 2024 l’interrogatorio, presso gli uffici della Procura della Repubblica.

Nel frattempo la psicologa è stata sospesa dal servizio.

Fa sapere tramite una comunicazione inviata alla propria Asl di riferimento di essere disorientata.

Per tale motivo avrebbe deciso di non lavorare più in carcere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *