Ciro Grillo: ascoltata la ragazza che ha pensato al suicidio

Ciro Grillo: ascoltata la ragazza che ha pensato al suicidio

Arriva un importante aggiornamento nel processo per violenza sessuale di gruppo contro Ciro Grillo: ascoltata la ragazza che ha pensato al suicidio.

Questa è la breaking news dalla Scena del Crimine.

Ciro Grillo: il racconto in aula della ragazza costretta a bere

Si sta svolgendo a porte chiuse il processo contro Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo.

L’accusa contro il ragazzo e i suoi amici Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia è gravissima: violenza sessuale di gruppo.

La ragazza ha raccontato, questa la sua versione, di aver bevuto contro la sua volontà.

Poi ammette di non ricordare più nulla. “La vodka, poi il black out“.

La ragazza italo-norvegese accusa i giovani, a difenderla l’avvocato Giulia Bongiorno.

Ciro Grillo: i fatti del 16 luglio del 2019

Davanti al Pubblico Ministero di Tempo Pausania, nell’ambito del processo contro Ciro Grillo è stata ascoltata la versione della ragazza.

La giovane ha ricostruito i fatti del 16 luglio del 2019.

Nella notte tra il 16 e il 17 si trovava nella villa di Porto Cervo di proprietà della famiglia Grillo.

La madre di Ciro Grillo era già stata ascoltata sui fatti nel settembre del 2022.

Qui, racconta, l’avrebbero fatta bere vodka, una bottiglia intera, dopo di che non ricorda più nulla.

Rammenta però la sensazione di voler scappare e urlare, senza riuscire a muoversi.

Processo Ciro Grillo: crolla in aula la ragazza ascoltata sulla presunta violenza

Davanti al procuratore Gregorio Capasso la ragazza accusatrice ha avuto un crollo emotivo, tale da comportare la sospensione dell’udienza.

Nessuno degli accusati era presente in aula.

Lo racconta il suo legale, Giulia Bongiorno, che riferisce della testimonianza tra le lacrime.

Afferma che la ragazza avrebbe anche pensato al suicidio, che avrebbe parlato di autolesionismo e del pensiero di gettarsi sotto un treno.

Il rischio della vittimizzazione secondaria in aula per la ragazza

Il racconto della ragazza in aula, premesso che dovrà essere verificato, solleva un punto importante.

Nonostante le leggi contro la violenza alle donne le vittime rischiano ancora di soffrire di vittimizzazione secondaria.

Si tratta del fenomeno per il quale sono loro a trovarsi sul banco degli imputati.

Viene chiesto loro come fossero vestite, cosa possano aver fatto per scatenare la violenza.

Resta sempre il dubbio che in qualche modo abbiano la colpa di questo orrendo crimine.

Beppe Grillo contro la ragazza che accusa il figlio Ciro: il video ancora nella memoria

È ancora vivo in memoria il ricordo del video che Beppe Grillo girò dopo le accuse al figlio Ciro.

L’uomo contestò la versione della ragazza che arrivò dopo molti giorni dalla presunta violenza.

Questa circostanza non è invece affatto strana.

La vergogna, la confusione, la paura di denunciare e il timore di venire giudicata: queste sono le motivazioni che impediscono alle donne di parlare.


   

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