Michele Misseri libero per la soppressione del corpo di Sarah Scazzi

Michele Misseri libero per la soppressione del corpo di Sarah Scazzi

Michele Misseri torna libero dopo aver scontato la sua pena per la soppressione del corpo della nipote Sarah Scazzi.

Questa la Breaking News dalla Scena del Crimine.

Michele Misseri torna libero: ha scontato la sua pena

Tornerà in libertà domenica 11 febbraio 2024 Michele Misseri.

Lo zio di Sarah Scazzi ha scontato la sua pena.

L’uomo ha subito una condanna a 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote.

Sarà quindi fuori dal carcere di Lecce.

Ha usufruito di uno sconto di pena di più di un anno, e potrà così tornare nella casa di via Deledda, teatro dell’omicidio.

Rispetto per Sarah Scazzi: lo chiede il sindaco di Avetrana

Il sindaco di Avetrana ha lanciato un appello ai suoi concittadini.

Ha chiesto infatti rispetto per la memoria di Sarah Scazzi, uccisa giovanissima a soli 15 anni.

Così Antonio Iazzi, in vista del rilascio di Michele Misseri, teme un “circo mediatico” intorno alla vicenda.

L’omicidio di Sarah Scazzi e il ruolo di Michele Misseri

Si ricorda che tutta la famiglia Misseri entrò nell’omicidio di Sarah Scazzi.

Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente moglie e figlia di Michele, sono all’ergastolo.

Michele Misseri nascose il corpo di Sarah in un pozzo, e per questo ha scontato 8 anni di carcere.

Il movente dell’efferato omicidio starebbe nella gelosia di Sabrina Misseri per la cugina.

Entrambe si sarebbero infatti innamorate dell’amico comune Ivano Russo.

Michele Misseri e le tante versioni nell’omicidio di Sarah Scazzi

Era il 6 ottobre del 2010 quando Michele Misseri si accusò dell’omicidio della nipote.

Fece ritrovare il suo corpo ma cambiò versione più volte nel corso del tempo.

Prima accusò la sua stessa figlia Sabrina di essere complice.

Poi affermò che Sabrina era l’unica responsabile dell’omicidio.

Così Sabrina Misseri finì in carcere il 15 ottobre del 2010.

Il 26 maggio dell’anno successivo, il 2011, anche Cosima Serrano venne arrestata.

Infine Michele Misseri si autoaccusò nuovamente del delitto, ma non venne più creduto.

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