Processo Benno Neumair: a novembre 2022 la sentenza

Processo Benno Neumair: a novembre 2022 la sentenza

Si appresta a terminare il processo a carico di Benno Neumair, il ragazzo che il 4 gennaio del 2021 avrebbe ucciso a Bolzano i suoi genitori, Peter e Laura Perselli.

Inizialmente Benno aveva confessato il duplice omicidio, per poi ritrattare e affermare che non ricorda i fatti.

La difesa di Benno Neumair chiederà l’assoluzione per infermità di mente?

Molte sono state le tappe di questa vicenda.

Nel gennaio del 2021 Benno avrebbe, secondo l’accusa, ucciso i propri genitori per poi occultarne i corpi.

Sono 18 ad oggi le udienze del processo a carico del giovane, e la prossima è fissata per martedì 27 settembre.

Nel corso di questa udienza si ascolterà l’ultimo testimone indicato dalla difesa.

In seguito, a metà novembre, si ascolteranno le discussioni finali e la Corte delibererà emettendo la sentenza.

La difesa sembrerebbe intenzionata a chiedere l’assoluzione di Benno, a causa di un vizio totale di mente.

Per il suo avvocato Flavio Moccia infatti Benno sarebbe incapace di intendere e volere, e per questo chiederà l’assoluzione per il primo delitto e l’attenuante della seminfermità per il secondo.

Sembra invece certo che l’accusa chiederà l’ergastolo.

L’accusa potrebbe puntare invece all’ergastolo.

Processo Benno Neumair: la perizia psichiatrica

A seconda della decisione della Corte, Benno finirà in carcere oppure presso una Rems, cioè una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza.

Secondo il suo legale a pesare molto sulla situazione di Benno sarebbe stata anche l’opinione pubblica, che lo ha definito fin da subito un mostro.

Ecco perché, dice, quando abbiamo chiesto la perizia psichiatrica, siamo stati accusati di voler usare una strategia.

Invece, continua, la perizia è necessaria per stabilire le reali condizioni del ragazzo e le sue responsabilità nei fatti di cui è accusato.

Tra gli aspetti venuti fuori pesa anche l’infanzia di Benno, che avrebbe sofferto del fatto che i genitori gli preferivano la sorella Madè.

La testimonianza della maestra d’infanzia di Benno

Nel processo Benno Neumair peserebbe molto la situazione infantile venuta fuori anche grazie alle testimonianze ascoltate in aula.

Tra queste vi sarebbe quella della maestra d’infanzia di Benno.

La donna avrebbe riferito di un bambino traumatizzato con diversi problemi.

La maestra afferma anche di aver parlato più volte con la mamma di Benno, Laura, che però non avrebbe a suo dire preso sul serio la situazione.

Da questo, dai litigi e dalla patologia da cui sarebbe affetto Benno sarebbe quindi emerso per i consulenti lo scompenso omicidiario.

I periti del processo Benno Neumair: grave disturbo della personalità

Diversi sono i periti incaricati dalla difesa.

In particolare, per quanto riguarda l’aspetto mentale del giovane, si citano Pietro Pietrini, psichiatra e direttore del Molecular Mind Lab, Giuseppe Sartori, Ordinario di neuropsicologia forense, e Cristina Scarpazza, psicologa dell’Università di Padova.

Secondo i consulenti Benno avrebbe

un grave disturbo della personalità, con aspetti narcisistici, antisociali, istrionici e passivo-aggressivi.

Va detto che anche i periti del Tribunale concorderebbero con questo quadro clinico.

Proprio da questa patologia sarebbe scaturito il comportamento omicidiario di Benno.

A scatenare l’impulso per il primo omicidio, quello del padre Peter, sarebbe stato proprio il litigio tra i due per motivi economici, ed è per questo che la difesa chiede l’assoluzione per infermità mentale.

Il secondo omicidio, quello della madre, sarebbe poi seguito in uno stato di coscienza alterata.

Gli anabolizzanti avrebbero compromesso il cervello di Benno Neumair?

Un’altra considerazione è stata fatta dalla difesa di Benno.

È possibile che l’uso di anabolizzanti in forma cronica da parte del ragazzo abbia compromesso il suo cervello?

Gli esami diagnostici fatti sul ragazzo mostrano un’atrofia della zona destra dell’ippocampo, area del cervello implicata nella regolazione delle emozioni e degli impulsi.

Da qui la richiesta di curare Benno in una struttura specializzata.

A novembre si saprà qual è la decisione della Corte.

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