Pamela Mastropietro: ergastolo per Oseghale, la Cassazione conferma

Pamela Mastropietro: ergastolo per Oseghale, la Cassazione conferma

Ergastolo confermato dalla Suprema Corte di Cassazione per Innocent Oseghale per l’omicido di Pamela Mastropietro.

Pamela era stata uccisa e fatta a pezzi a Macerata il 30 gennaio del 2018; aveva solo 18 anni.

Questa è la nuova Breaking News dalla Scena del Crimine.

Pamela Mastropietro: l’omicidio e lo smembramento

Nel gennaio del 2018, la 18enne romana Pamela Mastropietro si allontanò dalla comunità che la ospitava.

Incontrò in centro a Macerata Innocent Oseghale, che la condusse nel proprio appartamento.

Qui la drogò e la violentò.

Poi la uccise a coltellate, per poi farla a pezzi e abbandonare il suo corpo in due trolley.

Questa è la ricostruzione che la Cassazione ha confermato per l’omicidio di Pamela Mastropietro rendendo definitivo l’ergastolo per Oseghale.

Respinto il ricorso di Oseghale sulla violenza a Pamela Mastropietro

I legali di Innocent Oseghale avevano presentato ricorso per l’aggravante della violenza sessuale su Pamela Mastropietro.

L’imputato sosteneva infatti che il rapporto tra loro fosse stato consensuale.

Invece la Cassazione ha respinto tale istanza, rendendo definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Perugia stabilita a febbraio.

Ergastolo con aggravante della violenza sessuale.

Innocent Oseghale in carcere a Forlì: la mamma di Pamela Mastropietro vuole i nomi dei complici

Innocent Oseghale sta scontando la sua pena nel carcere di Forlì.

La Cassazione non ha accolto la linea difensiva portata avanti dai suoi legali.

Lo stesso sostituto pg della Suprema Corte Maria Francesca Loy ha detto che il rapporto tra i due non può essere stato consensuale.

Soddisfazione espressa da Alessandra Verni, la mamma di Pamela, che da 6 anni aspettava questo momento.

Tuttavia la donna è convinta che Oseghale abbia avuto dei complici.

Ai microfoni dei giornalisti che l’aspettavano fuori dalla Cassazione ha detto: “La mia battaglia non finisce qui’- Adesso combatterò per trovare gli altri nomi dei tuoi complici”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *