Maltrattamento femminile: cos’è e i 4 tipi della classificazione, fisico, sessuale, economico e psicologico

Maltrattamento femminile: cos’è e i 4 tipi della classificazione, fisico, sessuale, economico e psicologico

Se stai leggendo questo articolo e hai trovato questa pagina, probabilmente stai cercando informazioni sul maltrattamento femminile: cos’è e i 4 tipi della classificazione, fisico, sessuale, economico e psicologico.

Può darsi che tu sia una studentessa che deve preparare un esame.

Forse sei un’operatrice sanitaria che lavora in pronto soccorso o un’esponente delle forze dell’ordine.

Magari invece sei un uomo che vuole saperne di più.

Potrebbe anche essere il caso che tu conosca una donna, forse tua madre, o tua sorella, o tua figlia, o un’amica, e che tu sospetti che siano vittime di violenza.

Infine, spero che tu non sia una donna vittima di maltrattamento. Ma, in ogni caso, ti do il mio benvenuto qui, in questo spazio dedicato a te.

Voglio spiegarti qualcosa sul maltrattamento femminile: cos’è e i 4 tipi della classificazione, fisico, sessuale, economico e psicologico.

Così magari potrai capire se ti ci ti trovi dentro, o aiutare una donna a cui tieni che crede di non avere via d’uscita.

Maltrattamento femminile e violenza: cominciamo con le definizioni

Per partire possiamo utilizzare la definizione della violenza alle donne che le Nazioni Unite hanno proposto nel 1993:

la violenza alle donne è qualunque atto di genere (cioè rivolto alle donne in quanto tali) che provoca danni fisici, sessuali o psicologici , incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà (e in questo possiamo mettere anche il maltrattamento economico).

Da questa prima definizione possiamo capire una cosa: la violenza verso un genere. Cosa vuol dire? Vuol dire esattamente che le donne vengono prese di mira proprio perché donne.

Hai presente la terribile usanza di denigrare una donna perché si veste in un certo modo, o perché vive ad esempio la propria sessualità in maniera libera?

Recentemente sono state diffuse alcune buone notizie relative ai diritti delle donne nei Paesi islamici.

Tra queste c’è anche il fatto che in Afghanistan le donne adesso possono avere il proprio nome sui documenti.

Oppure che in Sierra Leone le ragazze incinte possono finalmente andare a scuola.

A noi donne occidentali possono sembrare diritti scontati, ma cosa ne dici allora del fatto che ad esempio in tv le donne (a parte qualche eccezione) interpretano ruoli minori, spesso vestite in maniera succinta?

O delle donne che lavorano, quando lo fanno, che percepiscono in media stipendi più bassi, hanno un minor accesso ai ruoli chiave e spesso devono scegliere tra carriera e maternità?

Non sono violazioni anche queste?

Inoltre va fatta un’altra distinzione importante.

Maltrattamento femminile: perché il femminicidio è un’altra cosa?

Quando si parla di femminicidio, per l’esattezza, possiamo rifarci alla definizione datane dal Senato, che a sua volta riprende quella dell’Accademia della Crusca:

provocare la morte di una donna, bambina o adulta, da parte del proprio compagno, marito, padre o di un uomo qualsiasi, in conseguenza del mancato assoggettamento fisico o psicologico della vittima.

Terribile vero? Essere punite perché non ci si assoggetta agli uomini. Così le bambine possono essere uccise dai genitori perché non vogliono andare in spose ad altri uomini.

Oppure, una donna libera di vivere la propria vita viene punita per questo; mutilazioni genitali, torture, schiave, tratta, tutto assume un senso terrificante.

E poi, c’è il caso della donna che decida di lasciare un uomo ma che non può farlo perché è sua proprietà.

E qui entriamo nel discorso di maltrattamento nella coppia.

Maltrattamento femminile come violenza fisica: ti ci riconosci?

Quando si parla di violenza fisica, e fai ben attenzione, non si intendono solo quei casi estremi in cui un uomo ti picchia fino a farti finire al Pronto Soccorso.

Si tratta certo di quegli atti, meschini, con i quali un uomo cerca di sfogare la sua aggressività che nasconde solo impotenza mentale.

Però si può trattare anche di uno schiaffo, o di uno strattone.

La violenza fisica, e questo è un concetto che devi ricordare molto bene, passa anche ‘solo’ dalle minacce.

‘Se non fai così ti picchio’, o ancora ‘se insisti ti uccido’, per finire a ‘guarda che se non la smetti con questa idea di andare a lavorare te la faccio vedere io’.

Ti ci riconosci? Ti è mai capitato di avere paura fisicamente del tuo compagno? Magari lui alza la voce quando discutete, o ti prevarica perché è grande e grosso.

Sappi che anche questa è violenza fisica.

Maltrattamento femminile come violenza sessuale: ti ci riconosci?

Quando si parla di violenza sessuale ci si riferisce naturalmente ad un atto intimo che una persona impone all’altra.

Però, e pensaci bene, fai caso a questo esempio.

Se cammini per strada e un uomo ti aggredisce e ti violenta, quello sarebbe uno stupratore.

Cosa cambia se il tuo compagno pretende da te un atto sessuale che tu non vuoi?

Non parliamo del classico ‘mal di testa’, cioè di quelle occasioni in cui non hai molta voglia ma lui ti seduce e alla fine acconsenti.

Stiamo parlando di quei casi in cui tu NON vuoi un rapporto, per motivi che sono solo tuoi.

Potresti avere il ciclo, o essere incinta, o non sentirti bene. Se lui pretende sesso da te e tu non vuoi, quella è violenza.

Oltretutto questo tipo di violenza si definisce anche ‘assistita‘, quando lui ti costringe a guardare ad esempio film pornografici (e tu non vuoi).

Può darsi che lui pretenda da te scambi di coppia, o che ti imponga di avere rapporti riprendendoli con la telecamera. Potrebbe anche importi rapporti umilianti o degradanti senza il tuo consenso, o costringerti ad assistere ad altri rapporti.

Maltrattamento femminile come violenza economica: ti ci riconosci?

Rispondi a queste domande:

  • lavori? E se si, puoi disporre dei tuoi soldi?
  • tuo marito lavora? E se sì, sai quanto guadagna e cosa fa con i suoi soldi?
  • quando chiedi dei soldi a tuo marito, te li da o ti impedisce di fare spese?
  • se lavori tuo marito pretende che lo stipendio lo usi lui?

Rispondere a queste domande con sincerità può aiutarti a capire se hai davanti la fattispecie della violenza economica.

Quando parliamo di maltrattamento femminile: cos’è e i 4 tipi della classificazione, fisico, sessuale, economico e psicologico, siamo portati a sottovalutare quello economico.

La violenza viene spesso identificata solo come un atto fisico, ma se tu lavori e non puoi disporre dei tuoi soldi, non credi di subire una violenza?

Anche perché se un uomo ti truffa, togliendoti i soldi, può essere denunciato e perseguito dalla legge.

Il ragionamento è sempre quello: se il reato è previsto, il fatto che avvenga in casa non lo rende meno ‘reato’.

Maltrattamento femminile come violenza psicologica: ti ci riconosci?

Ho tenuto per ultimo questo tipo, perché in realtà è forse il più importante.

Ricorda due cose:

  1. il maltrattamento psicologico è una forma a sé stante di violenza;
  2. è comunque sempre necessario affinché si instaurino gli altri.

Facciamo un esempio, con alcune domande:

  • tuo marito ti critica sempre?
  • il tuo compagno ti dice che non vali nulla?
  • il tuo uomo ti chiede continuamente dove sei andata e chi hai visto?
  • lui ti ripete che le altre donne sono sempre meglio di te (più belle, più brave a letto, più capaci in cucina etc)?

Naturalmente non parliamo né delle sane critiche, né delle prese in giro una tantum all’interno di una dinamica di coppia che si stuzzica.

Parliamo di denigrare e allontanare la donna.

Allontanare da chi?

Dai suoi amici, dalla famiglia, da tutto quelli cioè che potrebbero farle capire la situazione.

Quando un uomo cerca di tenerti tuta per sé, non permetterglielo.

Se un uomo ti ripete che non vali niente, fatti forza e cerca di ricordare che invece sei un essere speciale.

Non permettere a nessuno di farti credere che non sei abbastanza, e se ti riconosci in uno qualunque di questi esempi, chiedi aiuto.

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