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Sarà riesumato il cadavere di Liliana Resinovich, la donna morta a Trieste nel dicembre del 2021.
Liliana scomparve da casa il 14 dicembre e se ne rinvenne il cadavere solo il 5 gennaio del 2022.
Approfondiamo quindi questa breaking news dalla Scena del Crimine.
Liliana Resinovich: perché sara riesumato il cadavere?
Il motivo per cui si è disposta la riesumazione del cadavere di Liliana sta nella ricerca di nuovi elementi sulla dinamica della sua morte.
Veranno quindi effettuati nuovi esami autoptici per cercare di comprendere la causa della morte.
L’ipotesi del suicidio ancora non convince, e per diversi motivi.
Perché Liliana Rosinovich non si sarebbe suicidata
Il primo motivo per il quale Liliana Rosinovich non si sarebbe suicidata è proprio il ritrovamento del cadavere.
Liliana aveva la testa infilata in due sacchetti di plastica chiusi intorno al collo.
Ancora, il corpo era avvolto in due sacchi neri di quelli usati per la spazzatura.
Come si sarebbe applicata questi sacchi?
Non solo la modalità suicidiaria appare molto particolare, ma l’infilarsi dei sacchi in testa e poi legarli andrebbe contro l’istinto di sopravvivenza.
La mancanza di tracce estranee sul corpo e sui reperti di Liliana Resinovich
Un altro elemento che fino a oggi ha fatto scartare l’ipotesi dell’omicidio è la mancanza di tracce estranee.
Ciò vuol dire che né sul corpo di Liliana Resinovich né sui reperti della scena del crimine si sono rinvenuti elementi che facessero supporre la presenza di altre persone.
Resta tuttavia l’interrogativo di come si sarebbe uccisa e soprattutto del perché.
Liliana Resinovich: il cadavere riesumato sarà affidato alla dottoressa Cattaneo
Sarà la dottoressa Cristina Cattaneo a effettuare la nuova autopsia sui resti di Liliana Resinovich.
La Cattaneo è antropologa forense e direttrice del Labanof, Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di Milano.
Molte sono state le indagini fatte dalla Squadra mobile con la coordinazione del pm Maddalena Chiergia.
A oggi però le cause della morte di Liliana non sono ancora chiare.
La Procura di Trieste ha escluso comunque che Liliana possa essere stata rapita e segregata per tutto quel tempo.
La prima autopsia infatti stabiliì l’epoca della morte prossima al ritrovamento.
I nuovi elementi su Liliana Resinovich: cosa non torna
Lo stesso Gip del Tribunale di Trieste Luigi Dainotti ha rigettato a giugno la richiesta di archiviazione.
Secondo il Giudice per le Indagini Preliminari infatti vi sarebbero 25 elementi nuovi da accertare.
Ha disposto quindi la riapertura delle indagini rubricando il caso non più come suicidio o sequestro di persona ma come omicido.
Da qui la possibilità di effettuare la nuova autopsia.
Saranno effettuate inoltre analisi sui dispositivi digitali di ogni persona coinvolta nel caso.
Sono due i soggetti attenzionati, e cioè il marito Sebastiano Visintin e l’amico speciale di Liliana Rosinovich, Claudio Sterpin.
Si procederà anche a nuove analisi del DNA e all’ascolto di testimoni.