Cold case Pasolini: quando gli studenti fanno tesine sul tuo lavoro

Cold case Pasolini: quando gli studenti fanno tesine sul tuo lavoro

Cold Case Pasolini: quando gli studenti fanno tesine sul tuo lavoro!

Omicidio Pasolini: il mio più grande successo

Il Cold Case Pasolini è uno dei miei maggiori successi, oltre che il primo.

Quando gli studenti fanno tesine sul tuo lavoro sei grata, ma allo stesso tempo comprendi quanta responsabilità tu abbia nei confronti dei giovani che vogliono fare il mestiere del Criminologo.

Tu sei lì, che fai il tuo lavoro giorno dopo giorno, non pensando in maniera particolare che potresti essere un esempio, sia in positivo ma anche in negativo.

Capita che ti invitino a parlare in televisione, o che partecipi a qualche trasmissione.

Quando sei davanti allo schermo o al microfono di una radio, non pensi che in quel momento possa esserci qualcuno che ti sta ascoltando pensando di voler fare quello che fai tu.

Semplicemente perché quello è il tuo lavoro, e tu non lo fai per apparire, ma per essere.

Poi però accade che ti scrive una giovane donna che sta sostenendo gli esami di maturità.

Ti arriva una email, e tu la leggi, e lei ti dice che vuole portare una tesina su di te.

Come? Mi dico, su di me? Si, sul mio lavoro nel caso Pasolini.

Cold Case Pasolini: un argomento di esame per gli studenti

Come ha fatto a far riaprire il caso, come ci si muove in questi casi, come si fa a diventare criminologo, mia dia qualche consiglio insomma.

E poi la fatidica domanda, che ancora oggi a volte mi faccio io stessa: ma come le è venuto in mente di far riaprire quel cold case?

Così io rispondo alle sue domande, e ripercorriamo insieme le tappe dell’inchiesta.

Mentre le nostre mail si susseguono, io l’immagino tutta concentrata su questa grande e importante prova, e mi sento grata.

Grata che esistano queste giovani donne che ti fanno sentire fiera di quello che fai e ti prendono a modello.

Sono lieta, certo, anche di essere ricordata in una tesina d’esame, e non è stata quella l’unica volta che mi è successo.

Io come argomento d’esame!

Così sento la responsabilità di non deluderla.

Non si tratta di una delusione professionale, e lo dico senza falsa modestia. Abbiamo fatto un lavoro epico con il caso Pasolini.

Non voglio deluderla come persona; non voglio che creda che in questo ambiente siamo tutti insensibili e non abbiamo mai tempo per gli altri.

Perché un giorno, io stessa ho scritto una mail alla quale ho avuto risposta, e da allora tutto è cambiato.

Grazie Giulia.

Simona

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