Lettera aperta alla signora Miranda Dell’Utri

Lettera aperta alla signora Miranda Dell’Utri

Lettera aperta alla signora Miranda Dell'Utri

Gentilissima signora Miranda (moglie di Dell’Utri con il quale mi sono ‘scontrata’ nell’ambito del caso Pasolini che feci riaprire, ma quella è un”altra storia),

ho letto delle sua costernazione davanti alla notizia che Berlusconi può avvalersi della facoltà di non rispondere nel processo contro suo marito.
Lasci che le spieghi il tecnicismo.
Ecco, vede…e come glielo spiego?

Abbiamo due politici indagati per uno dei reati più schifosi che sono accaduti nella nostra Repubblica.

Le stragi di mafia.

Ricordo bene quei giorni sa?

Le bombe, Falcone e Borsellino che saltavano in aria, poi Firenze, e Maurizio Costanzo, e secondo i pm tra i mandanti ci sarebbero suo marito e Berlusconi.

So che suo marito adesso è al processo d’Appello per la trattativa stato – mafia.

Stato-mafia, non fa strano anche a lei signora Miranda che le parole stato e mafia siano insieme?

Comunque, lei chiede perché Berlusconi, che era stato chiamato a deporre nel processo contro suo marito, adesso può non farlo (e non ho scritto non può farlo badi bene).

È semplice (si fa per dire naturalmente).

Perché è indagato di reato connesso ma in un’altra città. Suo marito a Palermo e Berlusconi a Firenze.

Come dice? Che c’entra?

C’entra perché Berlusconi adesso non è più un teste come chiedeva la Corte di Assise d’Appello di Palermo, ma è indagato di reato connesso dalla procura di Firenze e può avvalersi della facoltà di non rispondere.

Tutto chiaro? Sì, forse per la legge, ma non per noi che stiamo qui a farci domande giusto?

Perchè Berlusconi non testimonia? E’ in gioco la vita di Marcello, così ha dichiarato ai giornali vero?

Sa che le rispondo cara Miranda?

Che a questo punto non ho più parole o risposte nemmeno io, che con il crimine ci lavoro.

Ho solo ancora negli occhi e nelle orecchie quel rumore, quel fumo, quelle urla e quelle lacrime di chi, come me, .nel 1992 e nel 1993 è morto un po’ dentro insieme a quegli eroi.

E nessuno dovrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere su quei fatti, nemmeno se la legge glielo permette.