Intervista Simona Ruffini FreeSkipper: una bellissima chiacchierata con un ex collega!

Intervista Simona Ruffini FreeSkipper: una bellissima chiacchierata con un ex collega!

Qualche giorno fa sono stata contattata da Alberto Sigona, il quale mi ha proposto un’intervista con Simona Ruffini su FreeSkipper!

La sua proposta mi ha fatto davvero molto piacere, e questo per due motivi.

Il primo è che questo portale è il primo sito italiano di giornalismo partecipativo, e quindi sono stata lieta di farne parte.

Come secondo motivo c’è il fatto che ho conosciuto virtualmente Alberto molti anni fa quando entrambi scrivevamo come redattori su Bliasting News. bellissima esperienza che mi sono portata dietro.

Intervista Simona Ruffini: le domande che mi sono state fatte

Diverse sono state le domande che ho ricevuto da Alberto.

Molte di queste hanno riguardato naturalmente i casi di cui mi sono occupata e dei quali mi occupo attualmente.

Ho potuto così parlare del caso Balestra, un sequestro molto doloroso che ancora oggi la protagonista si porta dietro.

Un accenno doveroso per questa intervista su FreeSkipper è andato al cold case Pasolini, di certo il mio più grande successo lavorativo.

Tuttavia ho ricordato anche due casi che mi hanno realmente formata e che voglio condividere .

Simona Ruffini: il caso del ballerino di Scauri

Il primo caso di cui mi sono occupata nella mia carriera è stato quello de “Il ballerino di Scauri“.

Ero fresca di studi in criminologia, dopo la laurea in psicologia.

Mi sono trovata letteralmente catapultata all’interno di un carcere a parlare con il colpevole reo confesso.

In quei momenti ti rendi conto di quanto sei impreparato a confrontarti con il mestiere reale.

L’unica strategia è quella di applicarsi con umiltà e continuare a studiare e formarsi senza sosta.

L’importanza dello studio in criminologia

Criminologo non ci si improvvisa.

Anche questo l’ho capito grazie a un caso del quale mi sono occupata.

Il caso è passato alla cronaca con il nome di “Abusi nel confessionale“.

Si trattava di dimostrare che una bambina, presunta abusata, stesse dicendo la verità.

In quei casi non ci si improvvisa davvero, ma si deve far ricorso alla professionalità e agli strumenti a nostra disposizione.

Aver dimostrato non a parole ma con una relazione tecnica che la bimba non era suggestionata è stato prezioso.

Tanto che il Giudice ha citato la mia consulenza in sentenza.

Intervista Simona Ruffini FreeSkipper: il progetto Donne di Luce

Come non parlare poi del progetto Donne di Luce?

Si tratta di un lavoro che porto avanti da anni e che riguarda le donne.

Con i video e il sito aiuto le donne a ricordarsi di quanto sono straordinarie.

Spesso noi donne permettiamo agli altri di sminuirci.

Per questo ringrazio Alberto Sigona per avermi fatto delle domande su questo tema.

L’intervista molto bella è consultabile qui.

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