Francesco Vinci potrebbe essere riesumato, nuova svolta nel caso del Mostro di Firenze

Francesco Vinci potrebbe essere riesumato, nuova svolta nel caso del Mostro di Firenze

Arriva una nuova svolta nel caso del Mostro di Firenze: Francesco Vinci potrebbe essere riesumato.

Abbiamo appena discusso in un video della recente consulenza degli entomologi forensi nel caso del Mostro di Firenze.

I consulenti della difesa assunti dal nipote di Mario Vanni retrodaterebbero la morte della coppia di francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili uccisi agli Scopeti.

Adesso questo nuovo colpo di scena.

Chi era Francesco Vinci e cosa c’entra con il Mostro di Firenze

Francesco Vinci entra nel filone d’inchiesta sul Mostro di Firenze detto “pista sarda“. Nato a Villacidro in provincia di Cagliari, venne arrestato nel 1982 in qualità di sospettato.

Fu scarcerato quando vennero uccisi i ragazzi tedeschi a Giogioli del 1983. Trovandosi lui in cella, non poteva essere il colpevole.

La pista aveva due fondamenti in effetti. Innanzitutto perché in quegli anni l’Anonima Sarda stava commettendo in Toscana diversi sequestri di persona.

Il secondo motivo, di natura criminologica, è legato alla figura di Barbara Locci.


Perché si sospettò che Francesco Vinci fosse il Mostro: il suo legame con Barbara Locci

Il motivo che spinse gli inquirenti a sospettare il Vinci fu il suo legame con Barbara Locci.

La Locci venne uccisa nel 1968 con Antonio Lo Bianco a Castelletti di Signa, con una Beretta calibro 22. Per questo motivo vi è stata anche l’ipotesi che questo potesse essere il primo delitto del Mostro, per via della pistola.

Per il delitto si condannerà Stefano Mele, marito di Barbara Locci, che a sua volta aveva accusato Vinci.

Il movente sarebbe stato la gelosia di Francesco Vinci per Barbara Locci, di cui era l’amante.

L’assassinio di Francesco Vinci: cosa sapeva?

Dopo la scarcerazione Francesco Vinci espatriò in Francia, tornando spesso in Italia

Nel 1993, in occasione di una rimpatriata, qualcuno lo uccise insieme all’amico Angelo Vargiu.

L’assassino uccise e diede alla fiamme i corpi dei due uomini all’interno dell’auto di Vinci nella campagna di Chianni, in provincia di Pisa.

Perché Vinci fece questa tragica fine,, e perché come riportò l’autopsia, il corpo subì atroci torture e mutilazioni prima della morte?

La riesumazione del corpo di Vinci: è proprio lui?

Oggi i familiari di Francesco Vinci chiedono la riesumazione del corpo tumulato nei dintorni di Firenze.

Il sospetto è che quel corpo possa non appartenere a Vinci ma a qualcun altro.

Il dubbio nasce dal fatto che nessuno ha mai davvero chiarito la dinamica del duplice omicidio e soprattutto le sue motivazioni.

Inoltre all’epoca il fatto si archiviò come “morti violenti collaterali” al delitto del Mostro di Firenze.

Si preleverà dunque il DNA del cadavere per confrontarlo con quello dei familiari.

Ad affermarlo è Davide Cannella, investigatore consulente della famiglia Vinci.

L’analisi si svolgerà, si specifica, su iniziativa privata, e sarà condotta dal genetista forense Eugenio D’Orio, docente all’università Federico II di Napoli, e dal medico legale Aldo Allegrini di Lucca.

I Vinci hanno avvisato di questo la Procura di Firenze.

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