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Giovanni Erra, condannato per l’omicidio di Desirée Piovanelli potrebbe tornare libero già nel 2025.
Questa è la Breaking News dalla Scena del Crimine.
Per l’omicidio di Desirée Piovanelli Giuseppe Erra potrebbe tornare libero nel 2025
È notizia di questi giorni che l’assassino, come stabilito da tre gradi di giudizio, di Desirée Piovanelli Giuseppe Erra potrebbe tornare in libertà nel 2025.
Nonostante l’efferato delitto avvenuto quasi 22 anni fa, la legge concede questa possibilità.
Si rammenta come Erra, che all’epoca del delitto aveva ben 36 anni, sia stato descritto in termini molto pesanti nella sentenza di condanna.
Si leggeva infatti di “una personalità disumana e insensibile al richiamo umanitario anche di fronte a una ragazza che implorava pietà”.
Addirittura si disse che se non ci fosse stato lui assieme agli altri tutti minorenni, probabilmente Desirée non sarebbe stata uccisa.
Erra, personalità disumana e insensibile: come può uscire dal carcere?
È necessario specificare come Giuseppe Erra stia beneficiando di ciò che la legge consente ai detenuti.
Si ricorda anche il suo iter processuale:
- ergastolo in primo grado;
- riduzione della pena in secondo grado a 20 anni;
- 30 anni nella sentenza definitiva dopo il ricorso della Procura in Cassazione.
Già oggi in realtà Giuseppe Erra ha lasciato il carcere.
Non si trova più a Bollate dove era detenuto, ma in una comunità in affido ai servizi sociali.
La legge, grazie alla sua buona condotta, gli concede quindi dei benefici che lo dovrebbero portare a essere libero nel 2025.
Desirée Piovanelli e l’efferato delitto:giustizia per la vittima?
Questa è sempre la domanda che ci si pone davanti a queste notizie.
Sebbene la legge prevede degli sconti di pena per i detenuti grazie allo spirito rieducativo del carcere, la vittima dov’è?
Desirée aveva solo 14 anni quel 28 settembre del 2002.
La uccisero in un cascinale a pochi metri da casa, a Leno, Brescia, dopo che si tentò di stuprarla.
Provò a scappare ma fu accoltellata al torace,
Si divincolò, da quanto si apprese dalle ricostruzioni, ma fu raggiunta di nuovo.
La sua mano insanguinata lasciò un’impronta sulle scale della cascina.
I suoi aguzzini la riportano al piano di sopra e la finirono.
Maurizio Piovanelli chiede di riaprire il caso dell’omicidio di Desirée
Il papà di Desirée, Maurizio Piovanelli, chiede di riaprire il caso.
A suo dire c’è ancora una verità da scoprire.
Il suo riferimento è sempre a una presunta rete di pedofili mai scoperta.
C’era infatti una traccia biologica non attribuita a nessuna delle persone presenti trovata sulla giacca di Desirée.
Tutti hanno sempre negato la presenza di altri.