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Quali sono le conseguenze del bullismo?
Questa è la domanda chiave da porsi quando si studia il fenomeno e dopo aver tratto della sua definizione e delle forme che assume.
Soprattutto, non tutti sanno che le conseguenze di questo comportamento riguardano tutte le parti coinvolte:
- vittime;
- aggressori;
- spettatori.
Solo in questo modo si potranno fornire degli strumenti utili alla comprensione del bullismo stesso.
Come studiare il bullismo con un approccio multidisciplinare
Va fatta una premessa se si vogliono studiare le conseguenze del bullismo.
Si devono infatti considerare diversi fattori:
- innanzitutto le variabili individuali che predispongono i soggetti a essere aggressori o vittime;
- in secondo luogo le dinamiche relazionali che sottendono questi comportamenti;
- poi il contesto ambientale inteso come l’insieme sociale di tutte le parti coinvolte;
- quindi i fattori detti di protezione o di rischio che aumentano o abbassano la probabilità di manifestazione del bullismo in tutte le sue forme;
- infine i percorsi di prevenzione e di trattamento.
L’approccio necessario per ricomprendere il bullismo nello studio delle sue conseguenze, anche nell’ottica del trattamento e della prevenzione, è quindi di tipo multidisciplinare.
Le discipline che concorrono ad arricchire questo quadro sono quindi molteplici, e comprendono tra le altre:
- la psicologia;
- la sociologia;
- la genetica;
- la biologia;
- le neuroscienze.
Gli studi che spiegano le conseguenze del bullismo
Analizziamo quindi quelle che sono le conseguenze del bullismo.
Iniziamo con il dire che le conseguenze di questo fenomeno sono realmente impattanti soprattutto per la vittima.
I bambini vittime di bullismo sono attaccati perché percepiti come “diversi“.
Posseggono infatti dei tratti fisici o di personalità che i bulli prendono di mira.
Chiaramente questo atteggiamento determina delle conseguenze gavi, che però attingono tutte le parti in causa.
Conseguenze del bullismo: le 3 dimensioni
Le conseguenze del bullismo, come detto, colpiscono ogni parte coinvolta.
Naturalmente sono maggiori per la vittima presa di mira, e in questo caso si definiscono “dirette“.
Vi sono poi le conseguenze “indirette” che riguardano gli spettatori, che possono sperimentare sentimenti di impotenza, sensi di colpa per non essere intervenuti o ansia che capiti anche a loro.
Tuttavia le conseguenze riguardano anche i bulli stessi.
Possono sviluppare con il trascorrere del tempo potenziali problemi di salute mentale.
Le tre dimensioni in cui si suddividono le conseguenze del bullismo nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza sono:
- l’area scolastica e sociale;
- la salute;
- conseguenze che riguardano le dimensioni suddette ma che si estendono alla fase di vita adulta, quindi travalicando il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Vi è chiaramente una relazione tra intensità della violenza subita (o agita, o osservata) e gravità delle conseguenze.
Le conseguenze del bullismo: la vittimizzazione secondaria
Una volta affermato come il bullismo comporti conseguenze per la vittima in quanto colpita direttamente, va anche considerata la reazione sugli spettatori.
Si tratta di tutti quei bambini e adolescenti che assistono a questi atteggiamenti.
Non si sta parlando di coloro che spalleggiano il bullo, ma di chi assiste impotente alle violenze.
Questi soggetti sperimentano quella che si definisce vittimizzazione secondaria o violenza assistita.
In questi casi i ragazzini non vedono nessuno intervenire in aiuto alla vittima, e loro stessi non riescono a farlo.
Si sentono quindi impotenti e temono per la loro stessa incolumità.
Chiaramente sperimentano anche un senso di sfiducia verso l’intero sistema scolastico, arrivano a chiedersi “se capitasse a me chi mi aiuterebbe?“.
Conseguenze del bullismo e del cyberbullismo: quali differenze?
Abbiamo visto che il bullismo e il cyberbullismo assumono delle caratteristiche peculiari e non possono essere sovrapposti in quanto a modalità.
Lo stesso discorso vale per le conseguenze delle due manifestazioni.
Partiamo dal presupposto che la vittima sperimenta disagi psicologici per tutte e due le forme.
Allo stesso tempo però è innegabile come le conseguenze del bullismo elettronico sembrino più gravi.
Il motivo è che i cosiddetti cyber attacchi risaltano di più, hanno più visibilità e restano online praticamente all’infinito.
Conseguenze del bullismo: attenzione a questi segnali
Genitori e insegnanti possono trovarsi davanti a manifestazioni tipiche che possono farli sospettare di trovarsi in presenza di vittime di bullismo.
Chiaramente, come ad esempio per quanto riguarda l’abuso, non ci sono dei segnali univoci e certi.
Tuttavia, la somma dei segnali sotto elencati più l’osservazione a casa e scuola possono realmente far comprendere lo stato psicologico della vittima.
Ci sono conseguenze di tipo fisico e psicologico, e riconoscerle è determinante, dato che le vittime spesso non parlano.
Tra i segnali più frequenti ci sono:
- il fatto che il bambino cambi umore in modo repentino;
- cambiamenti nella personalità;
- ansia, tristezza, apatia, irritabilità;
- il fatto che il bambino non mostri interesse per cose che prima lo appassionavano;
- insonnia o disturbi del sonno;
- difficoltà di concentrazione sia a scuola sia a casa quando si fanno i compiti;
- cambiamenti di tipo alimentare e perdita o aumento di peso;
- tagli, lividi, graffi senza spiegazione;
- cambiamenti nelle relazioni e nella socializzazione, quando il bambino non frequenta più gli amici.
Vi sono poi delle conseguenze che andrebbero analizzate molto attentamente perché sono peculiari.
Ad esempio, se assieme ai lividi il bambino mostra:
- rifiuto di andare a scuola (perché vuole evitare il posto in cui viene assalito);
- perdita di denaro e oggetti personali come il cellulare;
i genitori dovrebbero indagare approfonditamente.
L’autostima persa nelle vittime del bullismo
Un altro aspetto tipico delle conseguenze del bullismo sulle vittime è la loro perdita di autostima.
Chi è vittima di un bullo perde la fiducia in sé stesso; non ritiene quindi di riuscire a opporsi a questa situazione e di uscirne.
Tipicamente potrebbe attaccarsi agli altri nel tentativo psicologico di sentirsi protetto.
Abbiamo visto che possono insorgere sintomi ansiosi o depressivi fino al disturbo post traumatico da stress.
Anche questo contribuisce a minare l’autostima della vittima.
Il malcapitato infatti si sente inferiore e in difetto nei confronti degli altri, tanto da arrivare a evitare le situazioni sociali e a non voler più frequentare i vecchi amici o conoscerne di altri.
Tutto conduce la vittima all’isolamento, sia perché non si percepisce in grado di combattere la situazione, sia perché sente che nessuno può aiutarlo.
Ecco che il silenzio è la modalità adottata dalle vittime.
A lungo termine questo può condurre a danni alla salute mentale e sulla qualità di vita.
Fonti usate
Armitage R. Bullying in children: impact on child health. BMJ Paediatr Open. 2021 Mar 11;5(1):e000939.
Kubiszewski V, Fontaine R, Huré K, Rusch E. Le cyber-bullying à l’adolescence :
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Thomas HJ, Connor JP, Scott JG. Why do children and adolescents bully their peers? A critical review of key theoretical frameworks. Soc Psychiatry Psychiatr Epidemiol. 2018 May;53(5):437-451.